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PENSIONE DI REVERSIBILITÀ

 

Cos'è e come funziona la Pensione di reversibilità 2024 ? A chi spetta, requisiti INPS coniuge divorziato, figlio inabile e minorenni, come si calcola l'importo totale?

 

La pensione di reversibilità 2024 , è una prestazione economica erogata dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che può essere diretta o indiretta, che spetta al coniuge anche in caso di separazione e divorzio ma solo a determinate condizioni, ai figli, ai nipoti perché equiparati ai figli, ai genitori e fratelli ma sempre con determinati requisiti di età e reddito.

Vediamo quindi pensione di reversibilità Inps cos’è e come funziona, se spetta al coniuge separato, ai figli e ai nipoti, come si presenta la domanda e quando.

 

Pensione di reversibilità 2024: cos’è?

Che cos’è la pensione di reversibilità? La pensione di reversibilità, è un assegno pensione versato a favore dell’erede più prossimo in caso di decesso del pensionato o dell’assicurato.

  • Nel primo caso si tratta di pensione di reversibilità diretta, in quanto, la persona deceduta già titolare di pensione.
  • Nel secondo caso, invece, si parla di pensione di reversibilità indiretta, poiché il lavoratore deceduto non è titolare ancora di pensione, ma possedeva al momento del decesso i requisiti per il riconoscimento della pensione di vecchiaia o di invalidità. Tali requisiti sono: almeno 15 anni di contributi e assicurato da almeno 5 anni, di cui almeno 3 versati nel quinquennio precedente alla data di morte.

Ricordiamo che la notizia che vedeva l’introduzione di una possibile riforma delle prestazioni assistenziali legate al reddito, e quindi ad una pensione di reversibilità legata al reddito ISEE, non è stata approvata.

 

Pensione di reversibilità coniuge divorziato e separato:

La pensione di reversibilità spetta al coniuge, anhe se separato o divorziato? La pensione di reversibilità INPS spetta al coniuge, al coniuge separato e al coniuge divorziato.

Coniuge separato: la pensione di reversibilità spetta al coniuge separato quando:

  • l’iscrizione all’ente da parte dei pensionato o del lavoratore, avviene prima della separazione legale con sentenza.
  • il coniuge separato per colpa, è titolare di un assegno di mantenimento pagato dal coniuge deceduto.

Coniuge divorziato spetta quando il coniuge in vita è:

  • titolare di assegno di mantenimento pagato dal coniuge deceduto ma solo se non ha contratto un nuovo matrimonio. Il diritto si perfezione, sempre se la persona deceduta, risulta iscritto all’ente prima che sia stat emessa la sentenza di divorzio.

Nel caso in cui il coniuge del deceduto si risposa la pensione di reversibilità spetta sia al coniuge di nuove nozze che al coniuge divorziato ma in quote diverse, decise da specifica sentenza del tribunale su istanza delle parti. Qualora sopraggiunga la morte di uno dei due coniugi aventi diritto, l’assegno di pensione di reversibilità spetta per intero al coniuge superstite. Tale diritto decade però in caso di nuovo matrimonio e spetta solo la liquidazione di una somma una tantum, pari a 26 volte l’importo della pensione percepita prima della data delle nuovo e nozze.

Pensione di reversibilità figli: se inabili, minorenni o studenti:

La pensione di reversibilità Inps, ha come requisito fondamentale il fatto che il beneficiario sia a carico della persona deceduta.

Ma cosa s’intende essere a carico? Significa non essere autosufficiente dal punto di vista economico e per questo mantenuto abitualmente dalla persona deceduta. Inoltre, la normativa attuale, prevede che qualora il superstite, abbia un reddito non superiore all’importo del trattamento minimo di pensione, ha diritto ad una maggiorazione del 30%.

La pensione di reversibilità figli inabil, minorenni o studenti spetta ai figli legittimi, naturali, adottivi o legalmente riconosciuti qualora non vi sia un coniuge avente diritto. I requisiti per ottenere l’assegno di pensione di reversibilità a favore del figlio sono:

  • avere meno di 18 anni
  • essere uno studente di scuola media superiore, con età tra i 18 e i 21 anni, che non svolge alcun lavoro e che sia a carico del genitore deceduto.
  • essere uno studente universitario, il diritto spetta solo per la durata del corso legale di laurea ma non oltre i 26 anni. Inoltre, deve essere a carico del genitore deceduto e non deve svolgere alcuna attività lavorativa.
  • essere inabile, indipendentemente all’età ma a carico del genitore deceduto.
Pensione di reversibilità nipoti, genitori e fratelli:

Pensione di reversibilità nipoti: La pensione di reversibilità Inps 2024 spetta anche ai nipoti, nel caso in cui non vi siano coniugi o figli. La Corte Costituzionale ha infatti equiparato i nipoti ai figli legittimi, in caso di pensione di reversibilità, purché di età inferiore ai 18 anni e a carico del dante causa, anche se non formalmente affidati allo stesso.

  • Ai genitori: spetta nel caso in cui non vi sia il coniuge, figli e nipoti della persona deceduta. I requisiti per avere diritto al beneficio sono:
    • avere almeno 65 anni di età
    • non essere titolare di pensione diretta o indiretta;
    • essere a carico del deceduto al momento della morte.
  • A fratelli celibi e le sorelle nubili: spetta solo quando mancano in ordine coniuge, figli, nipoti e genitori. i requisiti per avere diritto all’assegno sono: essere inabili al lavoro, essere a carico del lavoratore deceduto.
Come richiederla?

Per fare la domanda di pensione di reversibilità all’INPS, gli interessati devono presentare specifica domanda di pensione presso l’INPS per via telematica se si dispone di PIN Inps Online dispositivo, oppure, tramite Caf e Patronato.

La domanda pensione di reversibilità deve essere redatta su apposito modello che è il seguente: modulo Inps domanda di pensione reversibilità S01, scaricabile gratis dal sito dell’INPS nella sezione modulistica.

Alla domanda, l’interessato deve allegare una serie di documenti

  • autocertificazione esempio modello fac simile certificato di morte, certificato di matrimonio e dichiarazione sostitutiva stato di famiglia alla data del decesso;
  • dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con addebito e di non avvenuto nuovo matrimonio;
  • dichiarazione sul diritto alle detrazioni d’imposta;
  • dichiarazione del reddito;
  • modalità di pagamento bonifico bancario o assegno se l’importo è minore di 500,00 euro.

Altresì va allegata alla domanda, anche la seguente documentazione:

  • domanda di pensione di reversibilità indiretta: dichiarazione del datore di lavoro della persona deceduta, attestante l’attività lavorativa negli ultimi 2 anni;
  • domanda di pensione di reversibilità presentata dal coniuge legalmente separato per colpa: copia della sentenza di separazione legale;
  • domanda di pensione di reversibilità presentata dal coniuge divorziato: copia della sentenza di divorzio. In caso di coniuge di secondo matrimonio, il coniuge divorziato deve rivolgersi al tribunale al fine di determinare la quota di importo di pensione spettante.
  • domanda pensione di reversibilità da parte di figli studenti: certificato di frequenza scolastica o universitaria.
  • domanda pensione di reversibilità a favore di figli maggiorenni studenti o inabili di qualsiasi età, di nipoti, di genitori di fratelli celibi o sorelle nubili: dichiarazione del reddito al fine di verificare la condizione di persona a carico del deceduto.
Quando va richiesta la raversibilità Inps?

Gli interessati possono presentarla, in qualsiasi periodo successivo alla data di decesso, fatta eccezione per la domanda di pensione privilegiata, che va presentata entro e non oltre i 5 anni successivi alla data di decesso dell’iscritto.

La prescrizione del diritto alla pensione di reversibilità, secondo il codice civile, è trascorsi 10 anni dalla data del decesso del titolare della pensione diretta.

Da quando parte il pagamento e per quanto tempo?

Decorrenza assegno pensione reversibilità: L’erogazione del trattamento di pensione di reversibilità ai superstiti parte dal mese successivo alla data del decesso del pensionato o dell’assicurato, a prescindere dalla data di presentazione della domanda di pensione.

Durata assegno pensione: L’erogazione della pensione di reversibilità, termina con la morte del beneficiario, ossia, dal momento in cui vengono meno le condizioni soggettive che hanno determinato il diritto come per esempio, morte del superstite, nuovo matrimonio, raggiungimento della maggiore età per figli e nipoti, cessazione dello stato d’inabilità, ecc..

Riduzione pensione di reversibilità e limiti reddito:

Una delle cause che può determinare una riduzione assegno pensione di reversibilità, è sancita dalla  legge n. 111/2011, cd. norma anti-badante, in vigore dal 1 gennaio 2012. Tale norma ha previsto una riduzione dell’importo pensione a favore dei coniugi superstiti, qualora:

  • il deceduto si sia risposato quando aveva più di 70 anni;
  • la differenza di età tra i coniugi sia superiore a 20 anni;
  • il matrimonio sia durato meno di 10 anni. in questo caso, la riduzione dell’importo della pensione è pari a un -10% per ogni anno mancante al limite dei 10 anni, ossia, riduzione mensile dell’assegno pari allo 0,83%,

Inoltre, la pensione può essere ridotta per incumulabilità con redditi del beneficiario, fatta eccezione per i casi in cui vi siano figli minorenni, studenti o inabili nel nucleo familiare.

La percentuale di riduzione dell’assegno di pensione di reversibilità in base ai limiti di reddito sono:

  • 25% se il reddito è superiore a 3 volte il trattamento minimo annuo.
  • 40% per il reddito superiore a 4 volte il trattamento minimo annuo.
  • 50% se il reddito è maggiore di 5 volte al trattamento minimo annuo.

Ai fini di calcolo del reddito per la reversiblità, si è ritenuto che fra i “redditi assoggettabili all’IRPEF” non rientrassero i redditi soggetti a tassazione sostitutiva del regime ordinario, quali: interessi, premi e frutti di depositi e conto correnti bancari, interessi, premi e frutti di depositi e conto correnti postali, BOT, CCT e altri titoli dello Stato, dei proventi di quote di investimento ed ogni altro reddito soggetto a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva.

Con la circolare numero 195 del 30 novembre 2015 , l’INPS, è intervenuta a precisare che i redditi in questione concorrono a determinare il superamento o meno dei limiti di cumulabilità.

  • importo della pensione di reversibilità o altre reversibilità;
  • casa di abitazione e relative pertinenze;
  • competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • TFR;
  • ANF;
  • Assegno sociale;
  • Pensioni di guerra e prestazioni assistenziali per invalidi civili, ciechi civili e sordomuti;
  • Assegno di accompagnamento invalidità;
  • rendita INAIL.
Calcolo importo dell'assegno

La pensione ai superstiti – reversiblità, è pagata in misura percentuale dell’assegno mensile corrisposto o che si sarebbe dovuto corrispondere al lavoratore o al pensionato deceduto comprensivo dell’eventuale integrazione al minimo secondo le quote di seguito elencate:

Pensione di reversibilità come si calcola? Il calcolo pensione di reversibilità viene effettuato sulla base alla quota spettante al coniuge, figli, nipoti, genitori e fratelli diverse a seconda del grado di parentela. Infatti, l’importo dell’assegno di pensione di reversibilità cambia in base alle seguenti percentuali:

  • Coniuge e figli: coniuge senza figli spetta il 60%; coniuge con 1 figlio: 80%; coniuge con 2 o più figli: 100%
  • Figli senza coniuge o nipoti: 1 figlio 70%, 2 figli 80%, 3 o più figli 100%
  • Genitori: 1 genitore 15%; 2 genitori 30%.
  • Fratelli celibi e sorelle nubili: 1 fratello/sorella 15%; 2 fratelli/sorelle 30%; 3 fratelli/sorelle 45%.

FONTE

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